Lotta biologica agli afidi: come liberarsene con rimedi naturali
Veder crescere le piante del proprio orto, dopo un’attenta fase di progettazione e cura, è una soddisfazione enorme. Può succedere però che, soprattutto in determinati periodi dell’anno, foglie e steli si riempiano di piccoli insetti, come afidi, pidocchi, ragnetti rossi, bruchi che – se non vengono eliminati tempestivamente – possono danneggiare irrimediabilmente tutte le colture. Un rischio che si può correre soprattutto quando si coltiva un orto biologico in giardino o in casa.
Per fortuna esistono alcuni metodi naturali e fai da te, assolutamente privi di pesticidi, che permettono di attuare una lotta biologica agli afidi e ad altri insetti dannosi. In questo articolo vi offriremo alcuni consigli utili per arginare e prevenire questo problema senza andare ad intaccare l’integrità del vostro orto biologico!
Cosa sono gli afidi e perché sono dannosi per l’orto
Gli afidi, anche conosciuti come pidocchi delle piante, sono dei piccoli insetti che si annidano sulle foglie dei vegetali e si nutrono della loro linfa provocando l’accartocciamento delle foglie e la compromissione del loro ciclo vitale. Gli afidi si presentano principalmente in primavera e in estate e si distinguono tra:
- Afidi neri (che attaccano colture come fave, fagioli e piante da frutto).
- Afidi grigi (che amano i cavoli e i meli).
- Afidi verdi (che preferiscono gli ortaggi compositi come lattuga, radicchio, cicoria).
Spesso queste specie di pidocchi rilasciano sulla coltura anche una secrezione zuccherina (la melata), innescando alcune malattie delle piante, come la fumaggine, che crea una patina di colore scuro sulle foglie e rende inutilizzabile l’ortaggio. Una sostanza che piace molto anche alle formiche che spesso “accompagnano” gli afidi lungo la pianta per poi nutrirsi della melata che rilasciano.
In questo caso, quindi, se notate una presenza anomala di formiche attorno al vostro orto è bene controllare la comparsa di pidocchi tra le foglie delle vostre colture. Identificarli, del resto, è semplicissimo: i pidocchi delle piante, infatti, si attaccano in gruppo sulle foglie dei vegetali e si notano ad occhio nudo.
Gli altri parassiti dannosi per il nostro orto
Oltre agli afidi, esistono anche altri parassiti dannosi per le colture e a cui dovete prestare attenzione, sia che curiate un orto in giardino o domestico (magari nella sua alternativa verticale).
Tra questi, per fare un esempio, troviamo:
- Mosche bianche. Si nutrono principalmente di ortaggi (come pomodori e melanzane).
- Cimici. Insetti noti per l’odore che rilasciano quando vengono schiacciati. Colpiscono soprattutto colture con foglie e frutti.
- Acari. Anche noti come ragnetti rossi. Si nutrono della linfa di ortaggi e frutti creando delle ragnatele sul fogliame.
- Coccigniglia. Stretti parenti degli afidi. Prediligono le piante da frutto, ma si possono trovare su alcune colture dell’orto da balcone.
- Lepidotteri. Sono larve di farfalle che si cibano del materiale vegetale e ne causano il deperimento.
Una volta identificato il parassita bisogna intervenire tempestivamente per evitare enormi danni all’orto. Anche se, come vedremo, per preservare le colture in modo naturale, è sempre meglio agire in modo preventivo.
Lotta biologica agli afidi: quali insetti ci aiutano?
Ora che abbiamo visto quali sono i principali nemici del nostro orto e come possono comprometterlo, scopriamo quali soluzioni naturali adottare contro gli insetti dannosi.
Un rimedio efficace e naturale per la lotta biologica agli afidi è quello di attirare nell’orto degli insetti buoni, che si nutrono dei parassiti dannosi e sono capaci di allontanarli. Si tratta di un’ottima alternativa all’uso di pesticidi e altre sostanze chimiche che possono alterare la qualità della frutta e degli ortaggi.
Inoltre, è un modo semplice per mantenere la popolazione dell’insetto dannoso sotto la soglia di danno. Che cosa significa questo termine e come si attua questo meccanismo? Semplicemente introducendo nell’orto una serie di insetti buoni che possono sconfiggere, nutrirsi e allontanare gli insetti cattivi. In questo modo non si elimineranno del tutto, ma si terrà basso il loro numero perché non rappresentino un problema per la coltura.
Solitamente gli insetti utili sono divisi in 3 categorie:
- Pronubi. Si tratta principalmente di insetti impollinatori (come api, vespe, bombi, dittali) che trasportano il polline da un fiore all’altro..
- Predatori. Per definizione i predatori si cibano di una serie di insetti che, in base alla loro specie, sono dannosi per diverse coltivazioni. Ad esempio, la coccinella è ghiotta di afidi, il Phytoseilus Persimilis è un predatore di ragnetti rossi mentre l’Anthocoris Nemoralis si nutre della Psilla del pero.
- Parassitoidi. Questi insetti, nella loro forma adulta, depongono le uova all’interno di un insetto dannoso, se ne alimentano e lo portano alla morte. Un esempio? L’Encarsia Formosa, utile contro la mosca bianca.
Ovviamente, in base al diverso tipo di insetto dannoso presente all’interno della nostra area coltivabile, bisognerà cercare la migliore soluzione per arginare il problema in modo naturale.
Piantare fiori o acquistare degli insetti buoni per il proprio orto?
Esistono diversi metodi per attirare gli insetti buoni nel proprio orto. Uno di questi è piantumare qualche arbusto da fiore nell’area interessata. I fiori e le piante nettarifere (ricche di nettare) sono un buon esempio perché costituiscono un richiamo naturale per gli insetti buoni, come le api o le coccinelle.
Vi state chiedendo perché piantare arbusti e fiori è così importante allo scopo? La risposta è semplice: perché gli insetti utili – in una fase o più fasi della loro vita – si alimentano di nettare e di polline. Avere quindi delle fioriture all’interno, o vicino all’ambiente di coltivazione, è l’ideale per invitare gli insetti utili a frequentare lo spazio coltivato e allontanare di conseguenza gli organismi dannosi.
Perché questa soluzione abbia successo, è fondamentale che le fioriture siano ben organizzate sia nello spazio che nel tempo. Questo significa che le piante devono essere dislocate in più punti e scelte con fioriture graduali, rilasciate per tutto l’anno. Alcune varietà molto utilizzate per questo scopo sono il taggese, nasturzio, tarassaco e la facelia.
Un altro metodo utile per inserire gli insetti buoni nella propria zona di coltivazione – o nel proprio impianto acquaponico – è acquistarli in biofabbriche specializzate. Questa soluzione è efficace soprattutto quando si coltivano prodotti in una serra chiusa o in un’area delimitata che impedisca loro di uscire dai confini della zona da proteggere.
Funghi e batteri contro gli afidi
Oltre agli insetti, anche funghi e batteri, possono aiutarci ad avviare la lotta biologica contro afidi e simili. Ad esempio, il Bacillus thuringiensis è un batterio che produce una sostanza tossica per diverse tipologie di insetti, come larve di lepidottero o larve di zanzare. L’Ampelomyces quisqualis, invece, è un fungo antagonista della muffa bianca e ne impedisce la diffusione.
Ovviamente questi organismi utili (che siano funghi, batteri, ma anche insetti) sono efficaci nella loro azione solo quando si interviene preventivamente. È infatti impossibile pensare di abbattere un organismo dannoso in caso di epidemia avanzata. Bisogna quindi informarsi sui periodi in cui possono generarsi probabili attacchi, per favorire le fioriture e introdurre per tempo organismi o insetti utili.
Afidi: rimedi naturali per gli impianti acquaponici (e non solo)
L’acquaponica è conosciuta per la presenza di importanti microrganismi; un sistema ricco di batteri nitritificanti (e non solo) che permette alle piante di rimanere in salute e di resistere molto meglio all’attacco di numerosi patogeni, tra cui batteri e fungini nell’apparato radicale.
Questo però non vale per gli insetti per cui bisogna allestire l’impianto acquaponico in modo tale da aumentare la sua resilienza, cercando di implementare al massimo la biodiversità all’interno o in prossimità della coltivazione.
Abbiamo due strade da percorrere per mantenere bassa la soglia del danno:
- Utilizzare piante da fiore. Vegetali e arbusti con fiori, come abbiamo visto, possono proteggere le colture dagli insetti dannosi. Possono essere svincolati dall’impianto acquaponico. Nello specifico, basterà aggiungere qualche vaso con una pianta da fiori all’interno della serra (più facili da spostare) e seminare qualche pianta all’esterno, in prossimità dell’impianto.
- Puntare su insetti e altri microorganismi buoni. In questo caso, bisogna favorire la biodiversità inserendo un insetto buono all’interno della propria coltura. Ovviamente, non si riuscirà mai ad eliminare del tutto la presenza degli insetti dannosi (altrimenti gli insetti utili non avrebbero di che nutrirsi), ma la loro azione permetterà di evitare danni irrimediabili.
Un consiglio: ricordate che la vostra esperienza vi aiuterà molto. Se siete acquaponici da diversi anni avrete sicuramente già capito quali sono i periodi in cui bisogna agire d’anticipo e intervenire a livello preventivo per mantenere bassa la soglia del danno.
Avete un impianto acquaponico e avete bisogno di altri suggerimenti per avviare una lotta biologica agli afidi? Visitate il nostro sito e contattateci per saperne di più!